Ci occupiamo di formazione nel campo del Web e del Marketing ormai da oltre 10 anni e la scelta di seguire la strada della formazione individuale non è stata presa per caso. Questa scelta è stata dettata dall’esperienza sul campo e dall’analisi dei risultati ottenuti, dai test e dai risultati che abbiamo visto, anche a distanza di tempo, nei nostri studenti.
Perché non facciamo i video corsi
Sicuramente un corso video registrato ha il vantaggio di essere sempre disponibile e di poter essere offerto (a parte qualche caso eclatante che si trova online) a tariffe veramente molto competitive. Il problema del video-corso però è dato dalla totale assenza di interattività tra studente ed insegnate oltre che dal fatto che è assodato che se il relatore del corso non è un vero e proprio show man l’attenzione dopo un po’ viene a mancare e si riduce la resa dello stesso.
Inoltre i casi affrontati sono sempre estremamente generici, in quanto il video corso deve essere forzatamente un prodotto “di massa” per poter essere redditivo e quindi trovare le spiegazioni esatte da poter applicare alla propria nicchia spesso non è facile.
I corsi di gruppo: anche qui qualcosa non va
Di corsi di gruppo ne abbiamo organizzati tanti e in diverse soluzioni, ma non siamo mai stati pienamente soddisfatti dal metodo. Qui l’interattività è leggermente migliore, ma in un gruppo l’insegnante non può mai focalizzare l’attenzione verso uno o pochi studenti o verso casi particolari di chi frequenta il corso (a meno di non essere un PESSIMO insegnante che trascura parte della classe per concentrarsi solo su un gruppo) altrimenti perdere l’attenzione degli “esclusi” è questione di un attimo.
Il corso di gruppo inoltre per poter essere efficace deve raggruppare persone con competenze omogenee e con obiettivi comuni, altrimenti ci sarà sempre una discrepanza sui risultati ottenuti. Inoltre l’interattività anche se possibile a volte è frenata dalla titubanza a fare domande davanti a tutti, vuoi per paura di passare per stupido o per non voler sembrare “quello che ne sa di meno” da parte di alcuni studenti o, viceversa, dalla invadenza di studenti che tendono a “prendere tutta l’attenzione per se“, lasciando poco spazio agli altri.